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Inquietudine

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2009 18:20
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Post: 312
Città: BOLOGNA
Età: 67
Sesso: Maschile
29/10/2009 18:20



Resto allibito ascoltando le dichiarazioni di questi “insigni volponi” che si arrogano meriti altrui. I fatti. Dopo che carabinieri e magistratura sequestrano beni alla mafia per duecento milioni di euro, sento il ministro Maroni dire che il merito appartiene anche alle politiche antimafia del governo. Ah si, e in che modo? Tagliando i fondi all’arma? Come ha fatto questo governo, tant’è che poliziotti e carabinieri sono scesi in piazza per protestare contro i tagli? O attraverso la legge che stanno cercando di far passare in questi giorni alle camere, sulla limitazione delle intercettazioni, che le prevedrebbe solo nel caso di chiara colpevolezza, a quel punto non si capisce a che possano servire. Quindi è limitando l’uso delle armi migliori contro la mafia che questo governo la combatte. Hai capito?! Il bello è che riesce anche a stare serio mentre spara balle gigantesche di questa portata.
L’allegra famiglia Mastella è nuovamente nella bufera, a forza di saltare da un carro all’altro, sono inciampati. Al leale Clemente è stato vietato di presentarsi candidato per le prossime elezioni, mentre alla moglie, che se non erro è presidente della regione Campania, o qualcosa di simile, è stato vietato di mettere piede nella regione che presiede. Siamo alle comiche? Ma sono questi i personaggi che ci rappresentano.
Capezzone che apre bocca solo per diffamare l’opposizione che non c’è o quasi, mai che risponda alle domande sul governo, va avanti per proclami come in una continua fase preelettorale senza fine.
Riprendo questo scritto dopo alcuni giorni, durante i quali sono successe cose, che noi umani non avremmo mai voluto vedere. Il boss di Ceppaloni, al secolo Mastella Clemente, ci ha fatto sapere, che è un uomo pio e buono e che ha aiutato solo gente bisognosa, peccato che dalle carte processuali emerga il contrario, e che la gente bisognosa, guarda caso, fossero parenti suoi, amici suoi, poi, dirigenti, primari, industriali, è certo tutta gente bisognosa, ma dei soliti favori per prevaricare gli altri, per annichilire gli avversari, per stendere un cortina di personaggi degna del KGB e che un domani dovranno sdebitarsi, magari attraverso voti che permettano al ras del quartiere di essere rieletto o chissà in quale altro modo.
La Gelmini se n’è uscita con un'altra delle sue, professori giudicati dagli studenti. Sarebbe come dire che alla fine di un processo gli imputati giudichino se il giudice è colpevole o meno. Questa sorta di macchietta travestita da ministro dell’istruzione non si rende conto che in Italia abbiamo una classe studentesca con il più basso indice culturale d’Europa, e che, con un sistema come questo, mette i professori sotto scacco, uno da un brutto voto ad uno studente e quest’ultimo gli fa sapere che a fine anno il prof verrà bocciato. Ma siamo seri, dubito che l’Italia senta il bisogno di cagate del genere, e poi da quale pulpito? Una che viene dal nord, per avere una laurea ha dovuto andare a Catanzaro per comprarsela. Naturalmente nel paese della “meritocrazia” tanto sbandierata dai vari Sacconi, Brunetta e compagnia bella, mi pare la cosa più consona affidarle il ministero della pubblica istruzione. E’ una che di compravendita di lauree se ne intende, ed è quindi ferratissima nel campo universitario e non solo visto che per la maturità è passata da un liceo statale ad uno privato. Perniconi sul Fatto quotidiano ha fatto i conti sui tagli di Tremonti negli ultimi cinque anni all’istruzione e, udite udite, sono stati tagliati più di mille milioni, alla faccia della buona istruzione. Solo in Emilia e Romagna abbiamo tremila studenti privi del professore d’inglese, eppure aveva detto che la sua politica per l’istruzione si fondava sulle tre “i” inglese, internet, impresa, sticazzi! Nelle scuole oggi si deve fare la colletta fra genitori per comprare la carta igienica e la cartoleria necessarie, un'altra gabella sulle nostre spalle, altro che taglio delle tasse. E’ di ieri l’ultima incursione del nano di Arcore nella trasmissione di Ballarò, e tanto per cambiare ha tirato fuori le solite manfrine, dalla magistratura rossa, ai giornalisti comunisti, che fanno trasmissioni senza contraddittorio, nonostante in studio fossero presenti La Russa e Alfano, si vede che anche lui si è accorto che sono due nullità, e che dire del bassetto stesso, che sono anni che non risponde alle domande dei giornalisti, degli oppositori, dei magistrati, ma va avanti per comizi, lui si, senza contraddittorio, amico intimo di Putin e da dei comunisti a chiunque sia in disaccordo. Mah? Mi viene da grattarmi la testa incredulo. Sta stravolgendo la verità e la storia dell’Italia a proprio uso e consumo, incurante dei danni che sta provocando al paese. Delegittimando la magistratura, la politica, la cultura in generale, per crearsi l’immagine del perseguitato che porta la croce per tutti noi. Poverino, ma chi glielo ha chiesto? Si liberi della croce, ma soprattutto ci liberi della sua presenza una volta per tutte, sono stanco di dovermi vergognare tutte le volte che apre bocca, sono stanco di subire un premier che si crede Dio, mentre non vale una cicca, stanco della sua ignoranza, della sua completa mancanza di classe, delle sue corna, delle sue scarpe con tacco e rialzo interno, delle sue barzellette pietose, dei suoi loschi affari mafiosi, delle puttanelle di cui si circonda e che poi impone al paese come ministri, o rappresentanti italiane al parlamento Europeo, stanco dei suoi capelli posticci, della merdosa claque che si porta appresso, dei suoi squallidi portavoce con la faccia di gomma, dei suoi scandali… Sono stanco di questo ometto, di questa sorta di via di mezzo tra un Hobbit e Vermilinguo, nato nella parte sbagliata della contea. Stanco soprattutto del fatto che ho la certezza che non sia lui a comandare, ma la mafia in Italia, e Putin e Gheddafi, per quanto riguarda l’estero, c’è sempre qualcuno che gli tiene ben stretti i coglioncini avvizziti ed attraverso strette concordate gli fa dire ciò che vuole, in fin dei conti non è altro che una marionetta nelle mani di gente priva di scrupoli, mi farebbe quasi pena, se fosse il premier di un altro paese, ma visto che lo è del mio, mi fa solo tristezza e schifo.
Erasmo da Bo


P.S. Ecco cosa scrive Christopher Dickey sul Newsweek, noto giornale comunista americano: Ha intimorito e preso in giro i suoi nemici per anni, ha riscritto le leggi per adattarle alle sue esigenze, ha condotto la sua vita pubblica e privata in flagrante delicto. Silvio Berlusconi è entrato a pieno titolo in un pantheon italiano ben preciso: Nerone, i Borgia, panem et circenses, dissolutezza e corruzione… L’articolo continua e se vi interessa lo trovate sull’Internazionale nr 817 del 16/22 ottobre 2009.

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