Dialogo, era una bellissima parola, come una promessa tra due amanti che hanno litigato, tra due amici che non condividono più la stessa idea od anche soltanto tra due persone che discorrono amabilmente. E’ il modo per far correre le idee, per comunicare con gli altri. Oggi, al solo sentirla, mi viene l’orticaria, anche perché a forza di ripeterla sta perdendo il suo significato. Con chi dovremmo dialogare? Con quel menefreghista di tutto e di tutti a parte i suoi affari? Con quel basso pseudo statista brianzolo? L’unico dialogo che si può avere con berlusconi silvio è dargli sempre ragione e fare ciò vuole lui, l’abbiamo già sperimentato, con risultati decisamente deludenti, non si dialoga con chi non vuol sentire altro che la propria voce. Dopo la farsa del souvenir del Duomo, ecco un uomo nuovo che parla d’amore e di civiltà. Pagliacciate, ecco cosa sono. Amore per chi? Per i clandestini in gommone rispediti al carnefice da cui scappavano? Amore per gli studenti massacrati nelle piazze? Per gli operai licenziati? Per le aziende che chiudono i battenti? Per i ricercatori scientifici dell’ISPRA a cui non verrà rinnovato un contratto precario? Per le strisciate di sangue della scuola Diaz di Genova? Per le mitragliate a giornalisti che fanno domande sgradite? Come lo chiamiamo uno che sostiene che i giudici siano antropologicamente diversi dal resto della razza umana, uno che usa i nostri servizi segreti per far spiare gli oppositori, i giornalisti sgraditi e quanti non siano d’accordo con lui? Dovremmo forse credere che sia bastato un souvenir per cambiargli un animo torbido e squallido, tanto più a settantatre anni? La verità è che questo squallido ometto chiagne e futte. Ora una rapida carrellata di immagini che parlano da sole, sull’amore di cui parla:
Non male per il partito dell’amore, che tra l’altro era stato fondato da Moana Pozzi e prima di lei, le fondamenta erano state gettate da Cicciolina, questa è la faccia dell’amore che tutti si attendono, mi appare chiaro. Lui è un “uomo” votato all’amore (non protetto tra l’altro), si nota chiaramente dall’espressioni con cui bolla regolarmente avversari, magistrati, giornalisti scomodi. Senza parlare dei suoi galoppini, i vari: bel pietro, capezzone, cicchitto, scaiola, ferrara, vespa, feltri e compagnia bella. Tutta gentaglia di prim’ordine. Poi ci sono gli schiavi come: bonaiuti, bondi, gasparri, ghedini, taormina, per non dimenticare le ministre veline: garfagna, brambilla, gelmini, prestigiacomo, per fortuna abbiamo schivato la D’addario e Noemi. Infine gli ufficiali del suo esercito amoroso: bossi, maroni, calderoli, la russa, castelli, borghezio, brunetta, se ne dimentico qualcuno chiedo perdono. Dare dei coglioni a chi non lo vota non è un offesa, ma una carineria, come per l’abbronzato di Obama e non essendo sufficientemente soddisfatto, abbronzata pure sua moglie, ha riservato un amabile, “kapò nazista” per Schulz, presidente europeo dei socialisti, con l’unica colpa di essere tedesco, ma soprattutto in disaccordo con lui (2/7/2003), Veltroni è un coglione (4/4/2000), Prodi dice delle stronzate (2/7/2007), Amato un utile idiota (21/4/2000), la Bindi più bella che intelligente, e potrei andare avanti per ore, l’elenco è senza fine. I suoi ufficiali del partito amoroso non sono da meno, brunetta (non quella dei Ricchi e Poveri, ma il ministro): i poliziotti sono tutti dei panzoni, gli statali dei fannulloni, i magistrati anche, i professori pure, la sinistra deve morire ammazzata, tutte frasi piene di pio sentimento; bossi ha i fucili dei padani pronti a sparare, si spazza il culo col tricolore, canta un inno diverso, i meridionali sono dei terroni, poi, il fatto che sia sposato con una siciliana è solo un dettaglio, ma “almeno” suo figlio si diletta ad affondare i gommoni degli immigrati clandestini su facebook, ma è solo per dimostrare loro il suo sconfinato amore; maroni morde le caviglie dei poliziotti, un'altra carineria, gli vuole talmente bene che se li mangerebbe, che bella gente, ed anche qui l’elenco è smisurato ed io ho pietà di voi , vi dispenso dalle amabilità dei borghezio dei castelli dei giovannardi. E’ con questa gente che si vuole dialogare? L’unico dialogo possibile sarebbe un vaffanculo e poi giù mazzate da orbi e calci nel culo fino alla frontiera, poi, giù le sbarre, altro che souvenir in ceramica. Sveglia gente, sveglia, è ora di mandarla affanculo davvero questa massa putrescente di ignobili figuri che si arricchiscono alle nostre spalle, offuscando l’immagine dell’Italia e degli italiani nel mondo, e quel che è peggio danneggiano l’Italia dall’interno , ignorando i veri problemi del nostro paese, calpestando la costituzione e chiunque si ponga di traverso. Dialogare con un pesce persico sarebbe più utile e costruttivo. Dialogo, dialogo, dialogo, dialogo, dialogo, dialogo, dialogo. Se lo ripetete tante volte perde ogni significato, esattamente quello che sta succedendo, mentre mi gratto l’orticaria.
Erasmo da Bo