Il dittatore dello stato libero di Lampedusa

Il dittatore dello stato libero di Lampedusa



Non volevo più scrivere di belusconi, trovavo impossibile parlarne senza scadere nelle più volgari offese. Ma dopo aver sentito l’ultima geniale idea del più grande statista brianzolo degli ultimi centocinquant’anni, non ho potuto farne a meno. Definirla una puttanata non basta, ma vediamo nei dettagli. Vuole trasformare Lampedusa in una sorta di Portofino almeno nei colori, è riuscito ad esporre la genialata senza nemmeno ridere, preceduta dalla notizia shock di uno spot pubblicitario in cui, il vecchio gaffeur in persona, decanta le bellezze italiane, a parte le facili battute a proposito di quali bellezze s’intenda, sarà comunque un invito per i turisti stranieri a visitare il nostro paese, poi il fatto che gli spazi saranno sulle reti R.A.I. e Mediaset, non si capisce a chi voglia invero rivolgersi. Dubito che americani, spagnoli, tedeschi, francesi, inglesi, nordici in generale guardino le reti televisive italiane, che tra l’altro fanno schifo, quindi non vedo l’utilità di tale scempio di denaro pubblico, senza contare che all’estero lo vedono esattamente per quello che è, cioè un buffone, non sarebbe certo per la sua faccia o per il suo culo flaccido che si farebbero convincere, ma anche se ci fosse davvero questo motivo dietro, allora dovrebbe comprare spazi nelle televisioni europee, estere in generale…o no? Bah. Ma torniamo al colpo di genio: Lampedusa, una nuova Portofino. Nessuno vuol mettere in discussione la bellezza dell’isola, ma la sua posizione è fuori da qualsiasi canone in relazione a Portofino, infatti la suddetta è situata alla fine della riviera ligure ai confini con quella toscana, ad un tiro di schioppo c’è il Principato di Monaco, la Francia e la Svizzera non è tanto distante. Lampedusa è in mezzo al Mediterraneo più vicina all’Africa che non all’Italia, chi mai vorrebbe attraccarci imbarcazioni da milioni di Euro? A parte gli immigrati, ovviamente. Che idea bislacca. Quando è travolto dagli scandali questo vecchio sporcaccione, per cui quasi sempre, tira fuori o i soliti comunisti o le grandi opere, una minaccia qua, una minaccia là. Che rottura di palle, altro che disco rotto, è un nastro Revox che gira su sé stesso all’infinito. La tristezza che ha contraddistinto ed accompagnato gli ultimi mesi italiani con le note storie di escort, minorenni, immonde amicizie con dittatori che non esitano a bombardare il proprio popolo, ma decantati come paladini di virtù, e di libertà incondizionate,(o condizionate?) spacciato il nucleare per sicuro quindi ritorno dell’Italia al nucleare, poi guarda il destino infame, che gli va a capitare in Giappone. Certo che porta davvero sfiga il miglior statista degli ultimi centocinquant’anni. Pare che volesse mandare in Giappone quel vecchio marpione di Bertolaso ma che il consolato giapponese non gli abbia timbrato il passaporto, visti i risultati dell’Aquila e zone limitrofe, per non parlare della munnezza a Napoli ed in sovrappiù i costi relativi alle chiusure di centri termali con tanto di escort che gli scrocchiano la schiena. Tutte promesse che giacciono lungo le strade per cui sono state spese e mai mantenute, come le macerie ed i rifiuti che ancora le arredano. Tant’è che anche ieri ha ripromesso per la milionesima volta che in sei mesi, avrebbe fatto rinascere l’Aquila e in quarantotto ore ripulito Napoli. L’unica cosa certa è che ha comprato una nuova villa a Lampedusa, coi nostri soldi, naturalmente, visto che all’indomani della sua discesa in campo aveva solo debiti e per migliaia di miliardi di lire, nonostante i noti super agganci politici, vedi Craxi & Co, e con alle spalle gli investimenti mafiosi, ce l’avrebbe fatta anche un cretino partendo da simili presupposti, lui no, per cui la tanto sbandierata bravura da imprenditore, francamente non l’ho vista e non la vedo. E già questo mi fa accapponare la pelle, pensare che ci siano stati milioni d’italiani che se la sono bevuta ed ancora ce ne sono che se la bevono di gusto, al punto da arrivare ad affermare che siccome è ricco non ha bisogno di rubare, mi viene da piangere, che strazio, che ignoranza, che tristezza. Siamo circondati da ministri che più che inutili sono dannosi, vedi la Gelmini e la sua riforma epocale della scuola, bella roba, adesso l’inglese lo insegnano professoresse di matematica con ben quaranta ore, e dico quaranta, di lezioni di inglese sui loro curriculum, che invidiabile preparazione, senza parlare del resto della riforma e di epocale non ha che il catastrofismo della legge stessa. Frattini si fa notare solo per le stronzate che spara a vanvera, tant’è che fanno un summit sul problema libico senza nemmeno invitarci, e siamo quelli che si beccano il problema quotidianamente. Abbiamo davvero una bella reputazione. La Russa riesce a farsi smentire perfino dai suoi generali, abbiamo bombardato, anzi no, ma bombarderemo, forse non bombarderemo affatto, bombardiamo, ne dicesse una giusta una volta tanto, invece di mollare calci a giornalisti non graditi, come quelli che hanno il brutto vizio di fare domande, per esempio. Allora mi chiedo, perché spendiamo inutilmente tanti soldi per far volare aerei privi di una missione? E lasciamo a piedi la polizia che dovrebbe proteggerci nelle strade delle nostre città, e solo perché non abbiamo un centesimo per la benzina. Il governo del fare, si, del fare schifo, disabili che perdono benefici per mancanza di fondi, mentre berlusconi vuole più sottosegretari e sempre più inutili ed inetti quanto costosi, per assecondare il gruppo dei “responsabili” quelli che gli hanno salvato il culo flaccido, per intenderci, nell’ultima compravendita parlamentare, un'altra pagliacciata che ha fatto il giro del mondo, in quest’ultima legislatura pare che più di un centinaio di parlamentari abbia cambiato casacca, una cosa mai vista, ed è questa gentaglia che ci rappresenta, che ci governa, in quale altro paese s’è mai sentito di un parlamentare che esce dal suo gruppo all’opposizione per votare la fiducia a codesto ignobile governo, con la scusa che il suo ex partito non aveva una posizione precisa sull’ago puntura e non venga preso a calci dai cittadini ogni qualvolta metta il naso fuori di casa. Ma cosa siamo diventati? Che paese di merda abbiamo contribuito a costruire? E perché continuiamo a tenerci stretti questi quattro pagliacci tristi e rabbiosi?









Erasmo da Bo