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La cosca delle libertà

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2011 18:33
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Post: 312
Città: BOLOGNA
Età: 67
Sesso: Maschile
10/07/2011 18:31

Art 98
La notizia del giorno è che Alfano è il nuovo delfino di berlusconi, l’ha scelto solo perché a meno capelli di lui, ed in quanto a mediocrità non lo batte quasi nessuno, la riprova è nelle leggi pro berlusconi che la consulta gli ha sempre e puntualmente rigettato, poiché incostituzionali. Sarà bruciato nel giro di qualche mese al massimo, come tutti quelli che l’hanno preceduto d’altra parte, e qui nulla di nuovo. Il più “grande” statista brianzolo degli ultimi centocinquant’anni ci ha messo una settimana a digerire i risultati elettorali, nonostante sapesse benissimo da tempo che non avrebbe vinto queste elezioni, tant’è che aveva anticipato tutti dicendo che anche qualora avesse perso, avrebbe continuato il suo “lavoro” di premier del governo, un mostro di coerenza, visto che alla vigilia delle suddette fece la campagna elettorale chiedendo una sorta di referendum sulla propria persona. Ormai siamo abituati ai continui voltafaccia della macchietta, ma ciò non significa che li si debba accettare. Anche perché lui non smette di inanellare figure di merda su figure di merda, l’ultima ci perviene dalle celebrazioni dei centocinquanta anni della repubblica, ridestatosi da una delle solite pennichelle dai palchi autorità ha preso inopportunamente il braccio del Re di Spagna Juan Carlos, che il protocollo prevede intoccabile, è dovuto intervenire il presidente Napolitano per spiegare al Re quale sia lo stato di salute fisica nonché mentale del vecchio puttaniere. Il bello è, che pur avendo perso anche la Lega queste elezioni sta a batter cassa comunque e se berlusconi vuol continuare a farsi indisturbato gli affaracci suoi, deve calare le brache in ogni caso e concedere al bossi tutte le cazzate passino dal cervello atrofizzato del capo padano. Quella di delocalizzare alcuni ministeri al nord, non solo è un idea inutile, ma dannosa oltre che costosa. A questa gentaglia non gliene può fregare di meno di noi italiani, con tutti i problemi che ci sarebbero da risolvere loro pensano a cazzate di tal portata. Persino Draghi ha spiegato chiaro e tondo cosa ne pensi delle manovre economiche di Tremonti, ed i risultati sono evidenti, economia italiana ferma al palo da anni, debito fuori controllo, nessuna idea per uscire dal pantano, solo tagli ingiustificati, tesi ad impoverire i servizi che riguardano noi cittadini, devastare la scuola pubblica in favore di quella privata, la stessa cura l’hanno subita la sanità e la ricerca; delle infrastrutture non se ne sente nemmeno più parlare, mentre i costi dei ministeri aumentano fuori da ogni controllo e canone di decenza, ministri senza portafoglio che sforano il budget per milioni di Euro, quando quello iniziale era di poche centinaia di migliaia, i sottosegretari che aumentano ogni giorno, come funghi malefici, ma costosissimi. Intanto, aziende un tempo floride, chiudono mestamente i battenti tra l’indifferenza del governo, lasciando a casa operaie ed operai, affamando loro malgrado migliaia di famiglie. Dei tanto sbandierati investimenti promessi da Marchionne per gli stabilimenti FIAT nemmeno l’ombra, poi si lamenta che in America lo applaudono e lo ringraziano mentre qui sappiamo solo lamentarci, dimenticando di dire che per la Chrysler ha pagato il debito allo stato americano addirittura in anticipo e che probabilmente l’ha fatto con gli investimenti promessi agli operai della casa torinese, mentre in Italia che sono quarant’anni che manteniamo la FIAT è capace solo di ricattare le maestranze senza dare nulla in cambio che vuote promesse. E questo sarebbe un fenomeno, forse si, da baraccone, però.

Dell’opposizione che dire? Il merito della vittoria va soprattutto agli italiani, che alle primarie hanno scartato i candidati del P.D. e votato per quelli del S.E.L. e dell’I.d.V, inoltre a quelli che il hanno votati alle provinciali, determinando la vittoria del centrosinistra, ma non certo di Bersani è il merito. Non posso fare a meno di rilevare che le prime elezioni che vinciamo dopo tre anni, hanno il comune denominatore espresso dalla fuori uscita di Rutelli dal P.D. ed ora quella mente geniale di Bersani cosa partorisce? Un alleanza con il terzo polo? Quindi di nuovo con Rutelli? Non ci posso credere, allora non l’ha ancora capito che è un perdente nato. Quanti voti avrà preso l’A.p.I.? cifre da prefisso telefonico suppongo, mah? sono interdetto, facciamo di tutto per farci del male. Capisco che si caghino addosso al pensiero di prendere a mano una nazione ridotta ai minimi termini, però non ci sono alternative, ma pensare di far fare pappa e ciccia ad elettori di sinistra e centrosinistra, con elettori di Fini Casini e Rutelli, è demenza pura. Bersani vuole fortemente riperdere le prossime elezioni. Quest’ultima lezione non è servita a nulla, ai tempi di Berlinguer il solo P.C.I. prendeva oltre il trenta per cento, e c’erano i socialisti, e l’estrema sinistra che non rientravano nel computo. Tutti questi elettori non è che siano morti, o non sono più andati a votare o hanno espresso voti di rottura, che i vari leader di sinistra che si sono succeduti non hanno compreso, sempre alla ricerca dei voti dell’elettorato cosiddetto moderato, hanno finito col perdere il proprio popolo, le proprie radici. I risultati sono sotto gli occhi di chiunque voglia aprirli, una volta per tutte. berlusconi e bossi non si possono permettere di andare ad elezioni anticipate, ora come ora sanno che le perderebbero, ma se riescono a tirare avanti un altro po’ magari il centrosinistra fa qualche altra grassa puttanata e li rimetta in sella. Speriamo di no, a cominciare dall’alleanza col terzo polo. Un ultima cosa su Grillo, francamente mi aspettavo una persona più intelligente e pratica, sono d’accordo con lui sull’ecologia e su alcune variazioni che riguardano la fedina penale dei candidati e sul numero dei mandati definiti in due legislazioni, ma su tutto il resto come la pensa il movimento Cinque stelle? E l’unico rilievo giusto che riconosco a Bersani è che spesso il buon Grillo scade nel qualunquismo, sempre meno di tanti altri invero, ma da lui non me lo aspettavo. Vorrei combattere per togliere l’obbligo di raggiungere il quorum per i referendum, se non bisogna raggiungerlo per votare un governo, perché si dovrebbe farlo per annullare o confermare una legge? Ed inoltre se la maggioranza degli elettori non va a votare vuol dire che gli va bene ciò che decidono quelli che ci vanno, fossero anche in due o solo uno.





Erasmo da Bo
[Modificato da 3dgiadox 10/07/2011 18:33]

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