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La tragedia e l’orrore

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2009 01:41
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Post: 312
Città: BOLOGNA
Età: 67
Sesso: Maschile
06/05/2009 01:41



La tragedia del terremoto e l’orrore delle passerelle politiche sono le due facce della stessa medaglia, ma mentre una è inevitabile, almeno entro certi limiti, l’altra è evitabilissima. Quello che lascia un illimitato sconcerto è vedere i terremotati nelle tende in mezzo la fango e le banche in nuovi prefabbricati con tanto di postazioni internet, il messaggio di Al tappone arriva forte e chiaro, chi se ne fotte della gente una volta che sono lontane le telecamere, mentre è meglio che la stessa gente possa spendere i propri risparmi quanto prima, chi se ne fotte se dormono nel fango, basta che quando fanno il bancomat non restino fulminati prima nelle pozzanghere, e che i loro soldi arrivino senza indugio alcuno alle banche centrali. Le stesse che già hanno comunicato che sono disposte ad accettare dilazioni sui debiti, contratti per l’acquisto di appartamenti che sono crollati, ma che non intendono in alcun modo azzerarli. Intanto l’Italia, quella della gente comune, raschia il fondo del barile pur di mandare aiuti economici ai terremotati, ne ha spediti anche mia figlia attraverso il suo cellulare. Mentre io no, forse ho il cuore di pietra, ma già so chi se ne approfitterà di tutta quella montagna di denaro fresco, gli stessi che hanno costruito l’ospedale che è crollato alla prima scoreggia, gli stessi che dovevano avvisare la popolazione e non l’hanno fatto, nonostante fossero stati a loro volta messi in allarme ma che hanno pensato bene di denunciare coloro i quali con il “mero scopo di farsi pubblicità avevano fatto dell’inutile allarmismo”. Per intenderci gli stessi che si sono prestati a fare da piloti per il giro del Papa, gli stessi che hanno impiegato le forze della protezione civile per allestire i vari palchi cosicché le autorità “politiche” e non, non si sporcassero i loro bei piedini immacolati nel fango dove la popolazione terremotata è costretta a convivere giornalmente. Mentre un ormai lontano Papa polacco allestì un altare con le rovine di Colfiorito, una decina d’anni fa nel terremoto umbro, anche quel giorno piovve, ma non fu certo la paura del fango a fermare quel Papa, uomo del popolo, uomo vero, non questo nazista schifoso con la puzza sotto al naso. Nel frattempo vengono sottratti agli strati più deboli della popolazione gli aiuti promessi e stanziati dal precedente governo, per far fronte all’emergenza terremotati, e tutto ciò per non inimicarsi la Marcegaglia e gli industriali, che a loro volta stanno chiudendo fabbriche e mettendo a casa migliaia di lavoratori, perché non riescono più a guadagnare sugli operai quello che guadagnavano prima, quelle migliaia, presto saranno milioni, ma Al tappone ancora oggi da Roma alla riunione della coldiretti ci invita ad essere ottimisti, a spendere ciò che non possediamo e col sorriso sulle labbra. Ci ha spiegato che il governo ha raggiunto tutti gli obbiettivi che si era prefissato e che ci aveva promesso, ma senza scendere nel dettaglio, cosicché non sappiamo quali siano gli obbiettivi centrati, ma sappiamo che sono stati centrati in pieno, il fatto che non abbiamo un cent da spendere dipende solo dal nostro pessimismo, ma cribbio ! Non può mica fare tutto lui. Tra l’altro è impegnatissimo a vagliare tutte le aspiranti gnocche da iscrivere nelle liste del parlamento europeo, e benché l’unica impennata nei consumi sia quella del viargra da parte dello stesso presidente del coniglio, resta comunque la faticaccia a cui si sta sottoponendo con encomiabile spirito di sacrificio, per altro sottolineato dalla stessa consorte. Certo che l’immagine del padre che snobba i compleanni dei propri figli per poi presenziare a quelli di aspiranti…non mi viene la parola, sono indeciso tra: pompinare, troie, zoccole, del presidente, con tanto di regali, pendagli d’oro e diamanti dicono i ben informati.
Nemmeno la natura accetta questo vero ed originale “turista della democrazia” tra Teveri che esondano, terremoti, piogge incessanti, primavere inesistenti è rimasta solo lei a fare opposizione a questo ridicolo ometto brianzolo, che tutti in Italia ormai scambiano per uno statista, dev’essere colpa di tutti quegli pseudo giornalisti che giornalmente gli leccano il culo, e poi si vantano delle loro lingue marroni e delle gobbe che gli son venute a forza di stare genuflessi di fronte al nanetto, politicamente parlando naturalmente. Poiché non si può definire nano uno che, tra tacchi esterni e tacchi interni, più le balle che racconta arriva ad un metro ed un tappo. Adesso capisco a che serve la protezione civile e tutti quei palchi in Abruzzo, a fare si che non sparisca nel fango, come tutte le sue promesse, L’ultima? Ha detto che tra sei mesi nessuno dormirà più in una tenda. Oggi è il 30 Aprile 2009 staremo a vedere…


Erasmo da Bo






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