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Paese equo solidale

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2009 18:19
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Post: 312
Città: BOLOGNA
Età: 67
Sesso: Maschile
29/10/2009 18:19



Prima o poi il signor berlusconi silvio (piduista) libererà l’Italia della sua presenza, vuoi perché scapperà all’estero col malloppo, oppure perché verrà finalmente messo nell’unico posto dove merita di finire i suoi giorni, in galera, o magari perché il superman di Arcore non è poi così immortale come ce lo aveva descritto l’impareggiabile medico di fiducia del leader del popolo delle illegalità, il dottor Scapagnini, ex sindaco di Catania (costato agli italiani qualcosa come ottocentosessanta milioni di Euro, finiti nel nulla, oddio, finiti nel nulla, da qualche parte sono finiti i nostri soldi e quelli degli europei, chissà, forse a tempo debito sapremo dove).
Ma per i danni che lascerà ci vorranno anni, forse decenni per rimediarli, saremo costretti a riportare indietro l’orologio fino al millenovecentonovantaquattro, anno fumoso della discesa in campo, e da lì, azzerare tutto e riscrivere tutte le leggi di merda che abbiamo dovuto sopportare, nel frattempo dovremmo rimboccarci le maniche e sudare sangue per ripianare i debiti della nazione. (I famosi Tremonti bonds, non li vuole nessuno a mano, chissà perché? nemmeno le banche italiane più grosse ne vogliono sapere, strano?)
Adesso che l’Europa ha aperto una nuova infrazione per lo sforamento del debito pubblico italiano, anche se non l’ha detto la tele, è vero comunque, voglio vedere come va a finire. Anche se già immagino cosa diranno i vari cicchitto fabrizio (celebre piduista) capezzone, bondi, bonaiuti, ghedini, feltri, belpietro, signorini, sputeranno merda a destra e sinistra tanto qualche schizzo resterà attaccato a qualcuno e loro si sentiranno in pace con la loro sporca coscienza e potranno guardarsi nuovamente allo specchio con lo stesso disprezzo con cui si sono guardati fino ad oggi, nonostante le loro facce allietate da lingue marroni, ma l’unica domanda che mi e ci riguarda è: come faremo a ripianare questo debito? Che cazzo ne so…?
Liberarci di tutta sta gentaglia non sarà facile, anche perché li ha messi a capo di qualsiasi posto di comando, dalla televisione alle forze armate, dai ministeri ai servizi segreti, come un vero golpe, infatti ha messo a frutto gli insegnamenti carpiti alla loggia propaganda2 di Licio Gelli, che infatti gli ha chiesto i diritti d’autore, anche del vostro condominio, io, per fortuna, vivo da solo e non ho bisogno di perdere tempo in riunioni condominiali con piduisti di merda.
La stampa internazionale ce l’ha con lui perché sono tutti comunisti e quindi dei coglioni (il suo, ormai unico, fidato amico Putin ringrazia, quell’altro è Gheddafi e se ne fotte, a meno che non lo vada a prendere direttamente e personalmente all’aeroporto, auguri) e sono fomentati dai nostri giornalisti. Quali? sono quasi tutti a suo libro paga, o forse tutta la stampa estera legge solo l’Unità, Il fatto quotidiano o La repubblica? e ci sputtanano, perdonate la parolaccia, non è lui che attraverso i suoi squallidi comportamenti dentro e fuori dalle patrie frontiere ci sputtana all’estero dove i giornalisti sono liberi di scrivere ciò che vedono e capiscono, no, siamo noi che siamo degli autolesionisti e gli vogliamo male, è colpa del nostro pessimismo che l’economia italiana è al collasso e non perché lui occupa abusivamente il parlamento per rifarsi una verginità che non può più pretendere data l’età, la marea di illegalità commesse e gli innumerevoli figli…forse non sono i suoi!? E soprattutto perché ha messo degli incapaci nei posti chiave, Tremonti, per esempio, per non parlare dello squallore della Gelmini, di quell’altra bruttura di Brunetta, o Calderoli, Schifani, o Bossi che un giorno si e un giorno si, si spazza il culo con il tricolore minacciando, tra una spazzata e l’altra, l’Italia di una rivoluzione dei padani, strano, visto che fanno parte del governo, contro chi vogliano fare la rivoluzione non è dato sapere. Non si sa chi siano, ma pare che siano milioni, l’unica certezza è che sono dei pagliacci, poi quanti siano…chi se ne frega, che faranno mai? Una pagliacciata ovviamente, li voglio vedere i Calderoli, i Maroni, i Borghezio, imporre a qualsivoglia il loro volere, con quelle panze trasbordanti e sfatte e quegli improbabili occhiali dalla montatura rossa. Per pudore non parlo della Garfregna, ops scusate, Garfagna tanto si commenta da sola, la sua inutilità (branda a parte) è ormai un fatto acquisito. Ecco con chi abbiamo a che fare, con dei pagliacci che si credono ministri del governo italiano e promulgano leggi formato porcata, come “l’onorevole” Calderoli, uno dei capi clown, definì la legge elettorale da lui stesso scritta. Mentre inneggiano alla padania, votano lo scudo fiscale, che altro non è che un intrallazzo per favorire il rientro lavato dei capitali della mafia dall’estero, alla faccia della loro regione inesistente, col piffero che gli industriali che hanno illegalmente esportato denari all’estero li riporteranno in Italia; votano l’ennesimo finanziamento di un miliardo di Euro alla regione Sicilia, con i soldi di chi? anche dei padani naturalmente, sempre quelli della rivoluzione del Bossi, intanto che il Bossi li spolpa per benino, loro si preparano per la rivoluzione, ovviamente. Poi votano il lodo Al Nano, per salvare il culo ad un noto rivoluzionario di Arcore, almeno questo, nonostante l’altezza, pare che sia milanese. Poi non dite che siete dei pagliacci e che nessuno vi aveva avvertiti. Toglietevi il naso a pallina rosso per cortesia, infilatevi i fucilini che non possedete nel culo e sparate, tanto, che più di un tappo non parte, magari vi divertite pure, così la smettete di rompere i coglioni agli omosessuali. Intanto a Roma, caput mundi, si continuano a malmenare gays, disperati che dormono alla stazione, cinesi solitari alla fermata dell’autobus, senza che quel fascio di Alemanno, che si è, tra l’altro, circondato da noti antifascisti del calibro di facoltosi skinheads, spiaccichi verbo. Nel frattempo l’inverno avanza e in Abruzzo si continua a dormire nelle tende, in mezzo al fango, al caldo prima, al freddo poi, ai debiti di case, le cui macerie ancora sollazzano la vista dei “campeggiatori per caso” dell’Aquila. Ma lui è già lanciato a spendere soldi che non ha sganciato per l’Abruzzo per Messina, anche se in segreto sta sperando salti fuori un'altra regione a statuto speciale che tiri fuori denari e risorse umane per ripianare anche le frane di Messina. Poiché l’Italia non ha fondi, e le promesse del berlusconi silvio sono tanto piene delle sue liposuzioni quanto povere di soldi. E’ stato beccato corrompere giudici, come lui stesso ha ammesso in un lapsus: mi sono costati duecento milioni sti giudici, e guardie di finanza, chiunque si mettesse di traverso è stato falciato e con quelli che non c’è riuscito li ha emarginati colonizzando la televisione di stato, e i quotidiani su cui è riuscito a mettere le sue sporche mani, che grondano del sangue dei nostri militari, abbandonati in missioni militari all’estero, contravvenendo alla nostra costituzione, che vieta di imporre la presenza delle stesse, se non per fini di protezione del suolo italico, protezione che non si sta verificando, ma in questo caso l’abbandono è ancora più doloroso. La natura non lo ama, quando vince lui, terremoti, frane, morti a profusione, lo sport non lo ama, con lui solo figure di merda, vince Prodi e l’Italia vince i mondiali, torna berlusconi e veniamo sparati fuori anche dalla federation cup. Gli eventi naturali lo hanno bocciato da decenni è un nano pelato privo di erezioni, causa prostata, ci dice feltri vittorio dall’alto del Giornale, e non perché sia un vecchio maiale di settantatre anni; è una macchietta a tutti i livelli, non risponde alle domande dei giornalisti scomodi, si permette di non rispondere alle domande dei magistrati, (provateci voi, io non ci sono riuscito) non risponde nemmeno al parlamento.
Dopo l’infrazione Europea per debito pubblico fuori controllo, lui annuncia la riforma della giustizia italiana, che tempismo, qual lucidità, dopo la frana di Messina un suo ministro (Matteoli) annuncia che prioritario è il ponte tra Messina e Reggio Calabria, e chissenefotte degli abruzzesi e dei messinesi, tanto un pacco natalizio con pasta fasulla ed insaccati invendibili con un bello spumante dolce rancido, avanzato chissà da quale carrozzone da luna park, si trova sempre, quello che non si trova più in Italia è un opposizione degna di questo nome, purtroppo, e men che meno un elettorato che faccia valere i propri diritti, non ci sono più gli italiani di una volta, per intenderci quelli che appesero Mussolini per i piedi e che hanno tuttora la mia ammirazione.
Daniele Luttazzi dove sei? Mi manchi.
Erasmo da Bo

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