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Banda Bassotti, giustizia ad orologeria

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2010 16:59
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Post: 312
Città: BOLOGNA
Età: 67
Sesso: Maschile
23/03/2010 16:59

Articolo 91

Tutti i giorni vedo il miglior statista mignon di Arcore degli ultimi centocinquant’anni imperversare sulle televisioni di stato e private, le sue in pratica, lamentarsi della magistratura, dei blocchi umani radicali, ”reali” muri insormontabili anche per i superman del popolo delle illegalità, e poi, la sinistra che non collabora, che non vuole dialogare, che sono sempre dei comunisti eccetera eccetera, ma mai che si oda un qualche verso per l’Italia in crisi sempre più nera, un accenno alle politiche che si dovrebbero intraprendere per risolverla. Anche perché a lui, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, non gliene può fregare di meno, il parlamento deve impegnarsi anno dopo anno, esclusivamente per impedire alla magistratura di sbatterlo in galera, e poco importa che per lui sia vitale, non passi giorno senza infrangere le leggi e le regole a cui tutti noi, poveri mortali, dobbiamo sottostare, e poco importa se usi mezzi mafiosi per zittire ogni voce fuori dal coro. Il fatto che Minzolini curasse la rubrica di Panorama, uno dei suoi settimanali, quindi un suo stipendiato e ne abbia fatto il direttore di Rai Uno, è irrilevante. Così come è irrilevante, che un premier telefoni all’ex direttore di Rai fiction, tal Saccà, per raccomandare mignottelle care a senatori di sinistra, dell’allora governo Prodi,cui unico scopo fosse quello di far cadere il governo stesso. Tutto è irrilevante in questo paese di pagliacci, Bertolaso i cui collaboratori si spartivano ricostruzioni miliardarie, anche in epoca di Euro, non serve a far capire a chi stiamo condizionando il futuro, non solo nostro, ma quello dei nostri figli, dei nostri nipoti, agli stessi che hanno costruito le stesse case che sono appena crollate, con l’avvallo del eroe della patria Bertolaso & famiglia & company, è stato appena ricevuto dal Papa (doveva stornare l’attenzione dalle accuse di pedofilia che piovono da ogni dove sulla chiesa, in questo sfortunato momento meteorologico), che ne ha esaltato l’eroica figura, e Napolitano, tutti a fare gara per chi si spertica di più nell’omaggiare il prode Bertolaso, uno degno, non c’è che dire…degno di finire in galera però, almeno secondo me, e se dipendesse da me, saprei come fargli passare il male al collo, gliela do io una bella ripassatina, altro che Francesca, non vorrei essere suo marito, sta facendo la stessa figura di Giuseppe il marito di Maria (la Madonna intendo). Bertol assol, vieni te le curo io le cervici, una bella carriola e gli aquilani con le fruste che ti fanno strada, così che non ti sbagli e non ti possa ritrovare, come d’abitudine, in un centro benessere o su un bel palco rosso, ma rosso del sangue di quanti sono morti, per causa tua, tra l’altro, non avevi forse denunciato chi aveva procurato “FALSO” allarme? vedrai come ti sentirai meglio dopo. Almeno per una volta nella tua vita avrai veramente fatto qualcosa per gli altri. E non devi preoccuparti, dopo ti diamo una bella ripassatina tutti quanti, abruzzesi al completo, almeno quelli che ce l’hanno fatta, tranquillo, non preoccuparti, noi intendiamo la ripassatina come la intendi tu, né più né meno.
Lo statista mignon di Arcore, giudica grottesca l’indagine di Trani, mentre di grottesco non restano che le sue parole, nero su bianco delle sue intercettazioni, nelle minacce, nel modo scurrile in cui le inserisce nel tessuto molle della televisione nazionale, in cui per altro non dovrebbe mettere naso per legge. Il punto determinante non è… le intercettazioni, ma la gravità dei contenuti che contengono, un premier che minaccia la televisione statale in questi termini è degno del tribunale di Norimberga. Sentiamo ogni giorno i suoi inchini galoppini, noti per l’indistinguibile lingua marrone (della premiata Ditta Cicchitto, Capezzone & Co), a sputtanare a destra e manca, le intercettazioni di cui si è reso colpevole il bassetto stesso, spostando l’attenzione sul falso problema delle intercettazioni al capo del governo, dai contenuti che egli stesso esprime senza ritegno, vero stile dittatura, e poi ha sempre la parola cazzo sulla bocca, strano per un “noto maschiaccio” di tal nomea. E pure la Santanché deve essersi inchinata al batacchio “reale” dopo aver accusato gli “uomini” dell’ex Alleanza Nazionale di mancanza di attributi, ha mostrato per intero, la sua totale mancanza di attributi, ed eccola lì, sottosegretaria di non si capisce bene cosa? L’unica che conta è che siamo noi a pagarle lo stipendio, indipendentemente da quale sia il suo contributo per la nazione, d’altra parte paghiamo l’inutile stipendio alla Garfagna e quel che è peggio alla Gelmini, almeno la prima non può far danni più di tanto, ma la seconda sta devastando l’istruzione pubblica, ha perfino oscurato il periodo nero della Moratti, neppure lei era riuscita ha devastare la scuola italiana a tal punto, sbandierandole poi, per svolte epocali. Rasentiamo il ridicolo, l’unica svolta epocale è nominare ministro dell’istruzione, una che ha dovuto comprarsi licenze liceali e lauree poiché non era in grado di superarle da sola, come tutti gli altri. Non trovate che sia assurdo essere contenti di pagare lauti compensi per ministre al ballo delle debuttanti senza che queste facciano alcunché? E che dire della Prestigiacomo? Voi sapete perché sia a libro paga dello stato? Io no. Sarà brava anche lei fare i soffocotti?!
Dovreste comprare l’ultimo numero dell’Internazionale ed andarvi a leggere gli articoli di Jacqueline Risset, apparso su Le Monde, e quello di Robert Maggiori, per Liberation, e quello di Philippe Ridet, sempre per Le Monde, ma ce n’è pure uno su El Pais, ed uno su The Economist, ed un altro ancora a firma Gerhard Mumelter per il Der Standard austriaco. Sono articoli molto illuminanti, almeno per sapere come ci vedono gli altri, e che pensano di noi. Ma soprattutto perché ci ricordano chi eravamo, e chi siamo diventati ora. Chi siamo diventati? Siamo forse qualcosa da cui altri dovranno stare attenti mentre passeggiano? Qualcosa che sia meglio non pestare? Qualcosa che dovranno tirare su con un guanto di plastica trasparente? Chi siamo diventati…? Chi siamo, noi, ora?



Erasmo da Bo

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